Come funziona - Nell’arco di una
giornata le calorie complessive (circa 1500) vengono suddivise in sei
piccoli pasti piuttosto che in tre principali: da numerosi studi
condotti su persone obese, normopeso e persino atleti è emerso che
questo accorgimento permette di ingrassare meno. Perché? Concentrare in
pochi pasti tutta la quantità di calorie ingerite significa costringere
l’organismo ad accantonare le calorie in eccesso rispetto al fabbisogno
immediato, immagazzinandole sotto forma di grasso. Viceversa,
suddividerle in più pasti permette di bruciarle subito.
L’intuizione della dieta delle 3 ore – A tutti è capitato di sentirsi privi di forze senza motivo apparente. Questo è spesso dovuto a un improvviso calo della glicemia (livello di zuccheri nel sangue), conseguenza di un digiuno che l’organismo vive come troppo lungo. Mangiando ogni tre ore, invece, il livello di zuccheri nel sangue rimane costante, facendoci sentire vigili e attivi.Se si stabilizza la glicemia, l’appetito cala automaticamente. L’esperienza pratica, legata sia a test specifici condotti su atleti, dimostra che chi si nutre ogni tre ore tende nel complesso a mangiare meno e a dimagrire con successo o con altrettanto successo a mantenere stabile il peso forma rispetto invece a chi preferisce concentrare in pochi pasti le calorie dell’intera giornata.
Una giornata tipo – Il programma base
della dieta delle 3 ore prevede 1450 calorie quotidiane, da suddividere
in 3 pasti principali da 400 calorie ciascuno, 2 spuntini da 100 calorie
e quello della “buonanotte” da 50 calorie (tutti rigorosamente
“equidistanti” fra loro in termini di tempo). Con questo schema si perde
circa un chilo in una settimana.
Cosa si mangia – Non esistono cibi proibiti ma, se
non si presta attenzione, le calorie ingerite lievitano
rapidamente.Acqua, tè, caffè e tisane non zuccherate possono essere
consumati liberamente per tutto il giorno senza vincoli di quantità o di
orari (perché sono alimenti privi di calorie).Un esempio di menu giornaliero
Ore 7: un toast farcito con prosciutto cotto e una fetta sottile di fontina
Ore 10: 120 g di yogurt magro bianco
Ore 13: insalata di pasta fredda (60 g), con 40 g di mozzarella tagliata a dadini, 5 olive nere snocciolate, pomodorini ciliegia, fagiolini (cornetti), foglie di basilico fresco, un cucchiaino di olio extravergine d’oliva per condire; cicoria condita con un cucchiaino di olio extravergine di oliva
Ore 16: una mela
Ore 19: 200 g di pesce spada alla griglia; 200 g di patate arrosto o al forno
Ore 22: un biscotto al cioccolato
Quanto dura – Minimo una settimana in cui si perde circa 1 kg Al termine dei 7 giorni si può continuare a seguire lo schema dimagrante o puntare al mantenimento. In questo caso, è meglio non modificare gli spuntini e occorre controllare le porzioni ai pasti. In particolare: per i carboidrati, una porzione ha le stesse dimensioni del famoso cubo di Rubik per le proteine, una porzione ha le stesse dimensioni di un mazzo di carte; per i grassi, una porzione equivale a un tappo a vite di una bottiglie d’acqua per la verdura e frutta, una porzione corrisponde a tre contenitore di DVD.
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